26-30 luglio 2002

TUCK AND PATTI A GENOVA!!!

by Paolo Lo Re

 

 

 

 

 

 

26 luglio: LARRIVO.

 

Lentusiasmo cresce nella sala di attesa dellaeroporto della Malpensa nel primo pomeriggio del 26 luglio 2002. I  nostri eroi provengono da Catania dove hanno suonato la sera precedente.

Alle 15.30 dalluscita dei voli nazionali spunta la chioma inconfondibile di Tuck che si avvicina con la sua inseparabile travel guitar a tracolla, seguito dal sorriso solare di Patti. Ci salutiamo calorosamente, era dallo scorso anno in California che non ci vedevamo e lemozione  ci assale sempre ogni volta che ci incontriamo di persona.

Anche in tali circostanze TeP sono un esempio di efficienza ed organizzazione: tutti i loro  colli sono numerati e naturalmente recano le targhette col loro recapito. La custodia della L5 e del case di Tuck sono dotate di un rivestimento (amovibile ed imbottito) costituito da materiale molto resistente allusura ed allo scivolamento; ci al fine di limitare al minimo le conseguenze degli urti a cui sottoposta la  strumentazione durante la movimentazione negli aeroporti. Ah, dimenticavo, il copri case pure dotato di 2 rotelle e spallaccio per il traino.

Sistemato il prezioso carico sul minivan partiamo alla volta di Genova. Iniziano qui le nostre personali cinque giornate di Genova con Tuck & Patti.

Per gli amici chitarristi che sognano di emulare le gesta di Tuck, prima di parlare di walkin bass, armonici, back-beat ed altre amenit inizierei con qualche appunto sulla sua condotta di vita ed in special modo sullalimentazione. Dunque Tuck un vegetariano atipico: si ciba principalmente di verdure e non mangia assolutamente carne mentre non disdegna i prodotti ittici (tranne quelli che contengono troppi grassi, tipo Tonno o Sardine) e le uova; astemio (beve circa 6 litri di acqua minerale al giorno alternando quella gassata a quella naturale secondo un rapporto di 1 a 5; naturalmente non fuma. Un paio dore prima dei concerti entrambi mangiano qualche verdura . La cena viene consumata sempre dopo la performance.

Questi aspetti sono assai importanti: non si possono tenere oltre 300 concerti allanno sempre ad alto livello (e T&P hanno festeggiato lo scorso anno ad ottobre il 20 anniversario della loro carriera) se non si attua una condotta di vita sana e basata su regole semplici ed efficaci.

 

 

 

 

 

 

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27 luglio: IL CONCERTO.

 

Il sound check

 

Il pomeriggio del giorno 27 luglio accompagnamo T&P allArena del Mare presso il Porto Antico di Genova per eseguire il check sound  del concerto che si terr in serata. Consiglierei a fonici e musicisti di seguire una prova dei suoni del duo Americano: rimarrebbero stupiti per la professionalit e la competenza con cui curano ogni dettaglio. Loro ragionano e dialogano col fonico esprimendosi in termini di db sulle varie frequenze da modificare per ottenere la curva di equalizzazione che li soddisfi e non sono mai approssimativi.

Sul palco Tuck inizia il check e Patti in platea ascolta ed indica in modo puntuale al fonico le modifiche da effettuarsi alle frequenze (-3 db su tale frequenza, +4db su tale altra frequenza) fino a che si raggiunga un suono che la soddisfi. Poi si ripete la stessa operazione a ruoli invertiti: Patti sul palco a cantare e Tuck in platea ad ascoltare.

Passiamo ora a qualche cenno sulla loro strumentazione:

Tuck & Patti non utilizzano monitors da palco bens ear-monitors a filo (marca Future-Sonic) dove viene riprodotta la stessa situazione sonora che sentono gli spettatori e cio: stessa equalizzazione e tipo di riverbero, stesso bilanciamento dei volumi; alle volte possono aumentare il livello del riverbero rispetto a quello generale. Siccome Tuck suona sempre posizionato alla destra di Patti regola il pan-pot in modo da aumentare leggermente il livello della voce sul canale sinistro; in questo modo ricostruisce una situazione sonora pi simile a quella reale se suonassero in modo completamente acustico.

 

La pedaliera:

 

La pedaliera di Tuck costituita da una valigetta in alluminio priva del coperchio superiore contenente due pedali volume (attualmente Roland FV-50) ad ampia escursione: uno viene utilizzato per regolare il volume generale, laltro per quello degli ear-monitors. Il pedale volume fa parte ormai da anni del set di Tuck ed un parte integrante del suo suono: lo utilizza come fosse un pedale di un organo Hammond per seguire lampia dinamica della voce di Patti.

Vi sono inoltre due microfoni orientati verso la platea ed utilizzati per captare i rumori dellambiente della sala in modo tale da avere riprodotta in cuffia una situazione sonora meno asettica e pi rispondente alla realt.

Completa la dotazione un accordatore cromatico Boss  TU-12H collegato in serie e dotato di lente di ingrandimento sul display! Tuck controlla laccordatura alla fine di ogni brano ed esegue spesso brani con la sesta corda accordata in D.

 

Il case:

 

Il case di Tuck contiene:

1 mixer dove arrivano i segnali di chitarra e voce;

 

 

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1 unit di riverbero YAMAHA SPX 900 utilizzata per entrambi;                                       

1 equalizzatore parametrico WHITE 4400 per la chitarra;

2 APHEX Compellor (1 per le cuffie ed uno per il segnale generale) Questo apparecchio un limiter atipico: regola automaticamente il guadagno e cio esegue elettronicamente quello che farebbe un eccellente tecnico del suono (alza i brani soft e abbassa le parti pi alte) senza avvertire quei fastidiosi cambiamenti  nel suono che in genere un limiter comporta ed indispensabile per lottimizzazione del suono del duo; le loro dinamiche sono tali che per il pubblico (e per le loro orecchie!) sono eccessive:o troppo alte o troppo soft.

 

Il concerto:

 

Grandioso! Scenario suggestivo (dal palco si vedeva uno scorcio sul porto antico con la Lanterna sullo sfondo e mille luci che si riflettevano sullacqua) e situazione meteorologica perfetta (dato indispensabile visto che si era allaperto).

Alle 21.30 lArena del Mare era gremita di pubblico in spasmodica attesa. Alle 21.45 Tuck & Patti salgono sul palco e ci travolgono letteralmente con le note di Ive got just about everything. Roba da rimanere senza fiato! Amanti delle sfide hanno scelto di aprire il concerto suonando in modo esemplare un fastche altri suonerebbero dopo un bel po di riscaldamento!

Da questo momento e per oltre due ore abbiamo assistito ad un evento eccezionale. La loro musica coinvolgente ci ha trasmesso una vera e propria tempesta di emozioni: la solare allegria del calypso di Take this feeling, la tenera malinconia di Wildflowers la robusta energia di Live in the light, lentusiasmo gioioso di One for all , fino alla sublimazione orgasmica per la strepitosa esecuzione di Europa con Tuck particolarmente ispirato.

Nel corso del concerto il pubblico ha avuto lonore di ascoltare in anteprima alcuni brani del nuovo cd, il primo interamente prodotto e distribuito dalla Tuck and Patti Production  (in settembre negli USA e nel 2003 in Italia). In realt io e Giuly abbiamo avuto lopportunit di ascoltare interamente il nuovo cd per pi volte dalla sera del 26 luglio in poi. Esso ci stato donato da Tuck & Patti allarrivo allaeroporto e mai regalo poteva essere pi gradito: il titolo Chocolate moment e, secondo la nostra opinione, forse il miglior disco del duo (e pensare che i precedenti gi parevano formidabili); qui hanno raggiunto una maturazione e un equilibrio allo stato dellarte; tutto il disco permeato di unenergia sottile che cattura e coinvolge lascoltatore, travolgendolo di emozioni come londa del mare in tempesta. Musica ed emozione hanno molto in comune: luna ispira laltra e questi grandi artisti hanno saputo trasformare le emozioni in musica.

Finito il concerto, dopo due bis e tra le ovazioni del pubblico, Tuck & Patti si sono offerti ai fans firmando autografi, posando per le foto e dispensando una parola affettuosa per tutti.

La cena di fine concerto stata una festa per tutti i partecipanti: lo splendido coronamento di una serata indimenticabile!

 

 

 

 

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8 luglio: IL WORKSHOP

 

Alle ore 10.00 del 28 luglio 2002 nellaula del centro civico Remigio Zena ubicato in uno storico palazzo della citt vecchia (a due passi dalla casa di Cristoforo Colombo) inizia il tanto atteso workshop di Tuck & Patti dedicato ai chitarristi ed alle cantanti.

La prima parte del workshop tenuto da entrambe gli artisti , tratta della musica dinsieme ed ovviamente dedicato a tutti i partecipanti (pochi, per la verit, ma non tutti sanno cogliere le opportunit  quando si prospettano simili occasioni.).

Tuck si presenta con la fida L5 collegata ad un ampli Fender Hot Rod Deluxe (il mio) mentre Patti senza microfono e canta a cappella.

Come primo argomento hanno spiegato come nasce una loro canzone ed il relativo arrangiamento sullesempio del brano Thank you. Patti ha unidea sulla melodia e canta la linea melodica di base, questa la prima informazione che Tuck riceve da Patti, Successivamente Patti fornisce la sua idea sulla linea di basso e della relativa visione dellarrangiamento. A questo punto Tuck comincia ad armonizzare la melodia chiedendo a Patti il tipo di accordo che preferisce.

Molte volte lidea dellarrangiamento di Patti molto specifica (sulla linea di basso, su un tipo di accordo con specifiche alterazioni, sul tipo di sonorit, sullaccompagnamento etc). Altre  volte provano diverse soluzioni fino a trovare quella pi confacente allidea originaria. Bisogna dire che Tuck, molte volte, deve fare  i salti mortali (e ci riesce alla perfezione) per mettere in pratica gli arrangiamenti di Patti: forse nascono da questesigenza i famosi accordi non convenzionali di cui Tuck maestro indiscusso e che paiono fantascientifici per i comuni chitarristi.

Stabilita lossatura di base Tuck aggiunge poi piccoli dettagli, variazioni sulla divisione, sul tempo etc. fino a che il brano non prende corpo ed assume una identit ben definita che soddisfi il gusto di entrambe.

ASCOLTARE!

Il concetto fondamentale espresso dal duo il seguente: ascoltarsi, ascoltarsi, ascoltarsi! Prestare attenzione sullesecuzione del proprio partner e rimanere concentrati sulla musica. Quando eseguono un brano lui ascolta sempre lei e lei ascolta sempre lui, creandosi la strada per proseguire nella giusta direzione. Questo aspetto fondamentale per qualunque musicista ed in particolare per chi suona in piccole formazioni quale il duo.

Durante le loro performances essi suonano sempre interagendo, cercando di mantenere la musica sempre up , sempre fresca e viva, togliendo cose, aggiungendo cose, rimanendo cio in equilibrio sullonda sempre con il giusto groove.

La canzone perde di significato se si suona solo larrangiamento in modo asettico. Bisogna avere la libert di osare in modo da liberare la propria creativit.

Naturalmente, come tutte le cose, tutto questo a volte funzione a volte no, ma devi comunque dare lopportunit a chi suona con te di sperimentare e, se capita, anche di sbagliare. A volte da un errore si possono trovare nuove soluzioni, strade inesplorate che possono portare alla creazione di qualcosa di magico.

 

 

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Quindi nel loro approccio musicale Tuck & Patti si pongono la coraggiosa domanda formulata da George Bernard Shaw : La maggior parte della gente guarda le cose cos come sono e si chiede: Perche? Io sogno cose mai esistite e mi chiedo: Perch no? In tal modo essi superano i vecchi modelli comportamentali, trascendono il passato protraendosi verso il futuro e trovando nuove potenzialit dinamiche nel presente. A tale proposito citer un aneddoto che ci hanno raccontato a proposito della registrazione del famoso standard They cant take away from me (di George Gershwin): dunque, dopo averla suonata per anni con il tempo medium-swing hanno deciso mentre erano in studio e pochi attimi prima di iniziare a registrare di cambiare tempo, tonalit e, di conseguenza, tipo di arrangiamento. Il risultato la stupenda versione che incisa sul disco Love Warriors, esempio azzeccato di sperimentazione ed intuizione.

 

In sostanza, il grande insegnamento che si pu trarre da tutto ci, e che vale nella musica come in tutti i campi della vita questo: mantenere sempre equilibrata lenergia di un soggetto con quella di un altro; sapere quando muoversi, quando fermarsi e quando fondersi con tutto il resto. Muoversi troppo presto improduttivo, come lo aspettare troppo a lungo. Bisogna mantenere lequilibrio, il ritmo dei contrasti, procedere al ritmo giusto e avere spazio per crescere senza essere impulsivi. Limpulsivit sintomo di impazienza e si rischia di compromettere la performance e di cadere in uno stato di disequilibrio. Ripeto: bisogna sforzarsi di mantenere sempre lequilibrio: se siamo fisicamente ed emozionalmente  squilibrati, con facilit cadiamo in preda degli eventi. Il nostro compito , allora, quello di recuperare lequilibrio, bilanciare mente e corpo: in questo modo svilupperemo le nostre facolt percettive e troveremo nuove soluzioni.

Giunti a questo punto del workshop T&P hanno eseguito una serie di brani esemplificativi delle argomentazioni trattate. Vi prego di credermi, sentire le loro canzoni eseguite in modo cos estemporaneo in una stanza di un antico palazzo del centro storico, un ampli, una chitarra ed una voce (senza microfono) ha dato la misura della loro immensa grandezza.

In un ambiente cos intimo la musica perfetta e lascoltatore rapito si sono fusi in ununica cosa.

Abbiamo chiuso gli occhi e ci siamo fatti cullare dalla musica che ha risvegliato in noi gli aspetti pi  profondi del nostro essere, quelli pi spontanei e vitaliabbiamo assistito ad un evento ancora pi emozionante, se possibile, del concerto della sera precedente.

Durante questa fase essi hanno dato dimostrazione di come, suonando in duo, pi facile spaziare tra i vari generi musicali rispetto a suonare con una band. Abbiamo ascoltato swing, blues, funky, afro, 3/4, ballad, bossa nova etc. sempre godibili e freschi e mai monotoni.

Nel pomeriggio, dopo esserci concessi una pausa per il pranzo, si sono create due classi: i chitarristi con Tuck e le cantanti con Patti.

 

 

Tucks class

 

Tuck inizia spiegando le tecniche di esecuzione degli armonici artificiali, inizialmente mutuate da quelle del compianto Lenny Breau e successivamente sviluppate da Tuck.

 

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Per questa tecnica egli usa indice, pollice e mignolo. Questultimo dito rispetto alluso pi tradizionale dellanulare, permette di ottenere un suono pi brillante, potente e chiaro. Come esempio Tuck ci suona una parte di Early morning music box (nata da unidea di Patti) eseguendo gli armonici sulle corde basse  e la melodia  sulle altre corde. Questa tecnica esecutiva si pu ascoltare anche ascoltando la versione di Over the raimbow contenuta nellalbum Reckless precision.

Vengono poi illustrate le open voicings o accordi non convezionali : sono rivolti eseguiti mediante stretching mostruosi della mano sinistra che richiedono ore, giorni, forse anni  di allenamento (Tuck mi ha detto che negli anni 70 studiava anche 12 ore al giorno.). Comunque non bisogna demordere, dobbiamo perseverare e, come dice Tuck, i risultati arriveranno).

 

Ed ecco una sintesi di alcuni suggerimenti utili per avvicinarsi allo stile di Tuck: (molti dei punti sottoindicati sono stati sviscerati durante lo svolgimento del seminario tenuto da Tuck per una intera settimana lo scorso anno in California in occasione del Jazz Camp West ed a cui ho avuto lopportunit di partecipare):

 

-iniziare  col suonare cose semplici in modo da riuscire a suonarle.

-per provare a suonare due cose contemporaneamente iniziare con due cose semplici: linea di basso e qualche accordo oppure linea di basso e melodia ad esempio. La cosa pi importante quella di cercare di avere sempre il groove  e di mantenerlo per suonare questo stile.

-la linea di basso deve suonare come una linea di basso, laccompagnamento deve suonare come un accompagnamento, la melodia deve suonare come una melodia: questo metodo si chiama indipendenza di sensazione  e consiste nel creare tre tipi di indipendenza sonora diversi dividendo a livello di sensazione le tre cose. Lascoltatore deve avere limpressione di ascoltare tre strumenti diversi ed ognuno con la propria caratteristica timbrica.

-provare a suonare in modo staccato ed in modo legato e percepire le differenze esecutive e sonore tra i due metodi.

-provare a praticare lo staccato sia suonando la linea di basso, sia nellaccompagnamento, sia nella melodia. Tuck usa questa tecnica per allenarsi.

-se si riesce a  suonare una frase in modo staccato quando poi si eseguir in maniera classica,  lesecuzione ne trarr giovamento esprimendo un suono pi preciso, potente e chiaro anche ad alte velocit. Quindi il segreto per suonare bene il legato quello di praticare con lo staccato.

-sperimentare il groove suonando con un semplice metronomo o con un disco.

-quando si studia, non ripetere mille volte la stessa cosa, rischiando di cadere in uno stato di disequilibrio; cercare di variare spesso quello che si fa in modo da mantenere sempre alto il livello di consapevolezza, la freschezza e la voglia di fare buona musica.

-mantenere la linea di basso sulle prime due corde e cercare di suonarla come un bassista.

 

Regole per suonare una linea di basso workhorse (cavallo da tiro-cos viene definita da Tuck!)

 

 

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a)    4 beats (quarti) per accordo (un accordo per misura);

b)    Il primo beat la  tonica (per essere fancy prova la quinta o la terza).

c)     I salti (skips) devono essere dal grado di un accordo ad un altro. Ricordiamo che i gradi di un accordo sono 1 3 5 (M7) o 1 3 5 7  (dominante o minore). Sei tu a decidere quando includere la 6 o la 9.

d)    Il quarto beat della misura dovrebbe essere di solito un tono (scala a toni o semitoni) sopra la prima nota della misura successiva. Questo rende connessa e fluida la tua linea di suono.

e)    Puoi ripetere le note, ma  la quarta nota di una misura non deve essere mai la stessa della prima nota della misura successiva.

f)     I passaggi di ottava vanno bene, non sono considerati skips.

g)    Usare le note non diatoniche (che non fanno parte della scala) come note di passaggio cromatico.

h)    8 beats per accordo (un accordo ogni due battute: la stessa cosa vista prima tranne cercare di suonare il quinto grado dellaccordo sul quinto beat piuttosto che la  tonica).

i)      2 beats per accordo (due accordi per misura): la seconda nota dovrebbe essere:

-la ripetizione della prima nota;

-un tono (nota diatonica) sotto la tonica dellaccordo successivo oppure mezzo tono (nota diatonica) sotto la tonica dellaccordo successivo.

 

Consigli sullaccompagnamento:

-per accompagnare Tuck utilizza di base voicings a tre note sulla quarta, terza, e seconda, occasionalmente sulla prima corda.

-varia in maniera cosciente dallo staccato al legato,

-usa le mappe degli accordi di varie famiglie.

-lavora indipendentemente sulla linea di basso e sullaccompagnamento e poi combinali.

-cerca di utilizzare diteggiature non ortodosse per cercare di ottenere leffetto che desideri.

-non visualizzare gli accordi a 4 note: visualizza il basso e laccompagnamento in  modo distinto.

-non cercare di mantenere le tue dita su un accordo che non sta suonando mentre ti allunghi per raggiungere una nota bassa.

-evita i barr; lindipendenza del feel molto difficile se li utilizzi.

 

Backbeat: laccento sul secondo e quarto tempo (beat) che simula il colpo di rullante in levare in un tempo di 4/4 ).

Esso pu essere eseguito percuotendo le corde con un veloce movimento (up o down) delle punta delle dita della mano destra oppure, eseguendo un accordo, anzich pizzicarlo, suonarlo con una botta della mano destra in modo da  creare un accento.

Il backbeat un elemento molto importante se si vuole suonare con lo stile di Tuck.

Impara a suonare tre parti contemporaneamente (basso/accompagnamento/backbeat) facendo pratica sulle coppie:

 

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a)    basso/accompagnamento

b)    accompagnamento/backbeat

c)     accompagnamento/backbeat alternato

d)    accompagnamento/backbeat simultaneo

e)    basso/backbeat suonato sui tempi 1 e 3 – 2 e 4 .

 

Per i tempi molto veloci dimentica il backbeat, accompagna sui beats (e dimentica gli off-beats).

BUONA FORTUNA!

 

 

Pattis class

 

Ci disponiamo seduti in cerchio, dopo una breve presentazione iniziamo quasi subito a cantare in coro. Patti ci divide in piccoli gruppi di due- tre persone e inizia a suggerire a ciascun gruppetto un breve refrain da ripetere ritmicamente. Ne viene fuori un intreccio di voci che ricorda un coro gospel e in un batter docchio anche i pi timidi e inibiti iniziano a cantare liberamente in compagnia. Il gioco prosegue con Patti al centro del cerchio che suggerisce nuovi refrain ai gruppetti e corregge chi prende la tangente e che ci guida volteggiando come un direttore dorchestra. Un esercizio molto semplice ma di grande utilit per scaldare le voci stanche per la levataccia dopo la nottata passata quasi in bianco dopo il memorabile concerto della sera precedente e di grande efficacia per unire le persone. Alzandoci a turno e portandoci al centro del cerchio, il pi sicuro allinterno del quale vi sia mai capitato di cantare dice Patti, abbiamo avuto tutti lopportunit di cantare la nostra canzone, fosse in italiano o in inglese o in spagnolo, damore, allegra o triste. Ed cos ascoltiamo le cose pi curiose, in chiave jazz o lirica, con voce baritonale o da soprano, spunti interessanti per capire come cercare di migliorarsi o per vedersi allo specchio, con le proprie insicurezze e i propri errori. Il modo pi semplice e diretto per far emergere punti comuni o peculiari di qualche allievo, si parla di tecnica, di business-in-music e tanto, tanto di cuore, della passione comune di cantare e suonare. Quali sono i punti che ne sono emersi? E difficile schematizzare, fissare su un foglio la marea di sensazioni che t inondano in questi momenti e che lentamente, senza che tu lo possa realizzare, iniziano a far parte di te, del tuo modo di essere, di cantare e di rapportarti con la tua musica.

La tecnica vocale? Dopo aver appreso la tecnica vocale di base non bisogna pensarci pi ma concentrarsi solo sul cuore.

Il pubblico?La prima preoccupazione deve essere quella di stabilire sempre un contatto visivo con il pubblico, anche se il palco lontano dalla platea. Con il pubblico bisogna condividere. To share infatti uno dei verbi pi utilizzati da Patti durante il seminario. Non bisogna aver paura di guardare il pubblico, di affrontarlo e di condividere ma bens pensare che il pubblico venuto l per te, non per criticarti ma per ricevere da te. Quindi non devi mai dimenticare che tu devi dargli, dargli molto, senza risparmiarti.

 

 

 

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Il microfono? Patti usa un microfono molto sensibile marca B&K senza compressione, solo il riverbero. A seconda dei casi necessario far sentire o meno il respiro allinterno del microfono. Se si avvicina il microfono alla bocca consentendo di amplificare il respiro si ottiene anche un effetto percussivo indispensabile in alcuni brani. In altre situazioni dove preferibile non farlo sentire, come nei finali delle ballads, sar sufficiente allontanarlo

Tonalit? Val la pena sperimentare cambiamenti di tonalit e tempo delle canzoni che si cantano, anche se siamo abituati a sentirli e ad eseguirli da anni in un certo modo.  A volte cambiando la tonalit di una canzone possiamo cambiarne anche completamente il mood.

Il testo delle canzoni? Una  delle cose fondamentali cercare di capire molto bene il significato delle parole della canzone, eventualmente tradurla nella propria lingua. E se si dimenticano? Che importanza ha, possiamo cambiarle secondo lispirazione del momento, fraseggiare, fare scat

Limprovvisazione? Aprire il cuore e aguzzare le orecchie, ascoltare, ascoltare, ascoltare

I GIORNI SUCCESSIVI

 

Terminate le incombenze musicali abbiamo avuto il piacere di trascorrere due giorni in pieno relax insieme a Tuck & Patti. Abbiamo mostrato loro le bellezze della nostra citt e della riviera, gli abbiamo fatto assaggiare i piatti tipici della nostra cucina (il pesto, quello vero fatto  con pinoli e non con gli anacardi, stato molto apprezzato), abbiamo fatto un po di shopping nel centro. Nel tempo trascorso insieme essi si sono messi amorevolmente a nostra disposizione, sono stati prodighi di consigli e di preziosissimi suggerimenti. Abbiamo passato un intero pomeriggio, ospitati gentilmente da Carlo Pierini, nel suo auditorium di Guitarland, a suonare, a testare e regolare il nostro impianto P.A. (loro sono maestri anche in questo) e Tuck ha avuto modo di  provare  le mie chitarre.  Abbiamo ricevuto da loro un forte incoraggiamento ad andare avanti nel percorso musicale da noi intrapreso ma soprattutto abbiamo appreso da loro un grande insegnamento: nella vita, anche nei momenti pi bui, si pu scegliere di essere felici.  Grazie Tuck, grazie Patti per quello che avete fatto per noi e per lenergia positiva che ci avete trasmesso. La bont penetra nel profondo del cuore.

 

 

                                                                                  Love,

 Paolo Lo Re

 

 

 

 

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