26-30 luglio 2002
TUCK AND PATTI A GENOVA!!!
by Paolo Lo Re
26 luglio: LARRIVO.
Lentusiasmo
cresce nella sala di attesa dellaeroporto della Malpensa nel primo pomeriggio
del 26 luglio 2002. I nostri eroi
provengono da Catania dove hanno suonato la sera precedente.
Alle
15.30 dalluscita dei voli nazionali spunta la chioma inconfondibile di Tuck
che si avvicina con la sua inseparabile travel guitar a tracolla, seguito dal
sorriso solare di Patti. Ci salutiamo calorosamente, era dallo scorso anno in
California che non ci vedevamo e lemozione ci assale sempre ogni volta che ci incontriamo di persona.
Anche
in tali circostanze TeP sono un esempio di efficienza ed organizzazione: tutti
i loro colli sono numerati e
naturalmente recano le targhette col loro recapito. La custodia della L5 e del
case di Tuck sono dotate di un rivestimento (amovibile ed imbottito) costituito
da materiale molto resistente allusura ed allo scivolamento; ci al fine di limitare
al minimo le conseguenze degli urti a cui sottoposta la strumentazione durante la
movimentazione negli aeroporti. Ah, dimenticavo, il copri case pure dotato di
2 rotelle e spallaccio per il traino.
Sistemato
il prezioso carico sul minivan partiamo alla volta di Genova. Iniziano qui le
nostre personali cinque giornate di Genova con Tuck & Patti.
Per
gli amici chitarristi che sognano di emulare le gesta di Tuck, prima di parlare
di walkin bass, armonici, back-beat ed altre amenit inizierei con qualche
appunto sulla sua condotta di vita ed in special modo sullalimentazione.
Dunque Tuck un vegetariano atipico: si ciba principalmente di verdure e non
mangia assolutamente carne mentre non disdegna i prodotti ittici (tranne quelli
che contengono troppi grassi, tipo Tonno o Sardine) e le uova; astemio (beve
circa 6 litri di acqua minerale al giorno alternando quella gassata a quella
naturale secondo un rapporto di 1 a 5; naturalmente non fuma. Un paio dore
prima dei concerti entrambi mangiano qualche verdura . La cena viene consumata
sempre dopo la performance.
Questi
aspetti sono assai importanti: non si possono tenere oltre 300 concerti
allanno sempre ad alto livello (e T&P hanno festeggiato lo scorso anno ad
ottobre il 20 anniversario della loro carriera) se non si attua una condotta
di vita sana e basata su regole semplici ed efficaci.
Paolo Lo Re 2002 - www.paololore.com
27 luglio: IL CONCERTO.
Il sound check
Il pomeriggio del giorno 27 luglio
accompagnamo T&P allArena del Mare presso il Porto Antico di Genova per
eseguire il check sound del
concerto che si terr in serata. Consiglierei a fonici e musicisti di seguire
una prova dei suoni del duo Americano: rimarrebbero stupiti per la
professionalit e la competenza con cui curano ogni dettaglio. Loro ragionano e
dialogano col fonico esprimendosi in termini di db sulle varie frequenze da
modificare per ottenere la curva di equalizzazione che li soddisfi e non sono
mai approssimativi.
Sul
palco Tuck inizia il check e Patti in platea ascolta ed indica in modo puntuale
al fonico le modifiche da effettuarsi alle frequenze (-3 db su tale frequenza,
+4db su tale altra frequenza) fino a che si raggiunga un suono che la
soddisfi. Poi si ripete la stessa operazione a ruoli invertiti: Patti sul palco
a cantare e Tuck in platea ad ascoltare.
Passiamo
ora a qualche cenno sulla loro strumentazione:
Tuck
& Patti non utilizzano monitors da palco bens ear-monitors a filo (marca
Future-Sonic) dove viene riprodotta la stessa situazione sonora che sentono gli
spettatori e cio: stessa equalizzazione e tipo di riverbero, stesso
bilanciamento dei volumi; alle volte possono aumentare il livello del riverbero
rispetto a quello generale. Siccome Tuck suona sempre posizionato alla destra
di Patti regola il pan-pot in modo da aumentare leggermente il livello della
voce sul canale sinistro; in questo modo ricostruisce una situazione sonora pi
simile a quella reale se suonassero in modo completamente acustico.
La
pedaliera:
La
pedaliera di Tuck costituita da una valigetta in alluminio priva del
coperchio superiore contenente due pedali volume (attualmente Roland FV-50) ad
ampia escursione: uno viene utilizzato per regolare il volume generale, laltro
per quello degli ear-monitors. Il pedale volume fa parte ormai da anni del set
di Tuck ed un parte integrante del suo suono: lo utilizza come fosse un
pedale di un organo Hammond per seguire lampia dinamica della voce di Patti.
Vi
sono inoltre due microfoni orientati verso la platea ed utilizzati per captare
i rumori dellambiente della sala in modo tale da avere riprodotta in cuffia
una situazione sonora meno asettica e pi rispondente alla realt.
Completa
la dotazione un accordatore cromatico Boss TU-12H collegato in serie e dotato di lente di ingrandimento
sul display! Tuck controlla laccordatura alla fine di ogni brano ed esegue
spesso brani con la sesta corda accordata in D.
Il
case:
Il
case di Tuck contiene:
1
mixer dove arrivano i segnali di chitarra e voce;
Paolo
Lo Re 2002 - www.paololore.com
1
unit di riverbero YAMAHA SPX 900 utilizzata per entrambi;
1
equalizzatore parametrico WHITE 4400 per la chitarra;
2
APHEX Compellor (1 per le cuffie ed uno per il segnale generale) Questo
apparecchio un limiter atipico: regola automaticamente il guadagno e cio
esegue elettronicamente quello che farebbe un eccellente tecnico del suono
(alza i brani soft e abbassa le parti pi alte) senza avvertire quei fastidiosi
cambiamenti nel suono che in
genere un limiter comporta ed indispensabile per lottimizzazione del suono
del duo; le loro dinamiche sono tali che per il pubblico (e per le loro
orecchie!) sono eccessive:o troppo alte o troppo soft.
Il concerto:
Grandioso!
Scenario suggestivo (dal palco si vedeva uno scorcio sul porto antico con la Lanterna
sullo sfondo e mille luci che si riflettevano sullacqua) e situazione
meteorologica perfetta (dato indispensabile visto che si era allaperto).
Alle
21.30 lArena del Mare era gremita di pubblico in spasmodica attesa. Alle 21.45
Tuck & Patti salgono sul palco e ci travolgono letteralmente con le note
di Ive got just about everything. Roba da rimanere senza fiato! Amanti delle
sfide hanno scelto di aprire il concerto suonando in modo esemplare un
fastche altri suonerebbero dopo un bel po di riscaldamento!
Da
questo momento e per oltre due ore abbiamo assistito ad un evento eccezionale.
La loro musica coinvolgente ci ha trasmesso una vera e propria tempesta di
emozioni: la solare allegria del calypso di Take this feeling, la tenera
malinconia di Wildflowers la robusta energia di Live in the light,
lentusiasmo gioioso di One for all , fino alla sublimazione orgasmica per la
strepitosa esecuzione di Europa con Tuck particolarmente ispirato.
Nel
corso del concerto il pubblico ha avuto lonore di ascoltare in anteprima
alcuni brani del nuovo cd, il primo interamente prodotto e distribuito dalla
Tuck and Patti Production (in
settembre negli USA e nel 2003 in Italia). In realt io e Giuly abbiamo avuto
lopportunit di ascoltare interamente il nuovo cd per pi volte dalla sera del
26 luglio in poi. Esso ci stato donato da Tuck & Patti allarrivo
allaeroporto e mai regalo poteva essere pi gradito: il titolo Chocolate
moment e, secondo la nostra opinione, forse il miglior disco del duo (e
pensare che i precedenti gi parevano formidabili); qui hanno raggiunto una
maturazione e un equilibrio allo stato dellarte; tutto il disco permeato di
unenergia sottile che cattura e coinvolge lascoltatore, travolgendolo di
emozioni come londa del mare in tempesta. Musica ed emozione hanno molto in
comune: luna ispira laltra e questi grandi artisti hanno saputo trasformare
le emozioni in musica.
Finito
il concerto, dopo due bis e tra le ovazioni del pubblico, Tuck & Patti si
sono offerti ai fans firmando autografi, posando per le foto e dispensando
una parola affettuosa per tutti.
La
cena di fine concerto stata una festa per tutti i partecipanti: lo splendido
coronamento di una serata indimenticabile!
Paolo
Lo Re 2002 - www.paololore.com
8 luglio: IL WORKSHOP
Alle
ore 10.00 del 28 luglio 2002 nellaula del centro civico Remigio Zena ubicato
in uno storico palazzo della citt vecchia (a due passi dalla casa di
Cristoforo Colombo) inizia il tanto atteso workshop di Tuck & Patti
dedicato ai chitarristi ed alle cantanti.
La
prima parte del workshop tenuto da entrambe gli artisti , tratta della musica
dinsieme ed ovviamente dedicato a tutti i partecipanti (pochi, per la
verit, ma non tutti sanno cogliere le opportunit quando si prospettano simili occasioni.).
Tuck
si presenta con la fida L5 collegata ad un ampli Fender Hot Rod Deluxe (il
mio) mentre Patti senza microfono e canta a cappella.
Come
primo argomento hanno spiegato come nasce una loro canzone ed il relativo
arrangiamento sullesempio del brano Thank you. Patti ha unidea sulla
melodia e canta la linea melodica di base, questa la prima informazione che
Tuck riceve da Patti, Successivamente Patti fornisce la sua idea sulla linea di
basso e della relativa visione dellarrangiamento. A questo punto Tuck comincia
ad armonizzare la melodia chiedendo a Patti il tipo di accordo che preferisce.
Molte
volte lidea dellarrangiamento di Patti molto specifica (sulla linea di
basso, su un tipo di accordo con specifiche alterazioni, sul tipo di sonorit,
sullaccompagnamento etc). Altre
volte provano diverse soluzioni fino a trovare quella pi confacente
allidea originaria. Bisogna dire che Tuck, molte volte, deve fare i salti mortali (e ci riesce alla
perfezione) per mettere in pratica gli arrangiamenti di Patti: forse nascono da
questesigenza i famosi accordi non convenzionali di cui Tuck maestro
indiscusso e che paiono fantascientifici per i comuni chitarristi.
Stabilita
lossatura di base Tuck aggiunge poi piccoli dettagli, variazioni sulla
divisione, sul tempo etc. fino a che il brano non prende corpo ed assume una
identit ben definita che soddisfi il gusto di entrambe.
ASCOLTARE!
Il
concetto fondamentale espresso dal duo il seguente: ascoltarsi, ascoltarsi,
ascoltarsi! Prestare attenzione sullesecuzione del proprio partner e rimanere
concentrati sulla musica. Quando eseguono un brano lui ascolta sempre lei e lei
ascolta sempre lui, creandosi la strada per proseguire nella giusta direzione.
Questo aspetto fondamentale per qualunque musicista ed in particolare per chi
suona in piccole formazioni quale il duo.
Durante
le loro performances essi suonano sempre interagendo, cercando di mantenere la
musica sempre up , sempre fresca e viva, togliendo cose, aggiungendo cose,
rimanendo cio in equilibrio sullonda sempre con il giusto groove.
La
canzone perde di significato se si suona solo larrangiamento in modo
asettico. Bisogna avere la libert di osare in modo da liberare la propria
creativit.
Naturalmente,
come tutte le cose, tutto questo a volte funzione a volte no, ma devi comunque
dare lopportunit a chi suona con te di sperimentare e, se capita, anche di
sbagliare. A volte da un errore si possono trovare nuove soluzioni, strade
inesplorate che possono portare alla creazione di qualcosa di magico.
Paolo
Lo Re 2002 - www.paololore.com
Quindi
nel loro approccio musicale Tuck & Patti si pongono la coraggiosa domanda
formulata da George Bernard Shaw : La maggior parte della gente guarda le
cose cos come sono e si chiede: Perche? Io sogno cose mai esistite e mi
chiedo: Perch no? In tal
modo essi superano i vecchi modelli comportamentali, trascendono il passato protraendosi
verso il futuro e trovando nuove potenzialit dinamiche nel presente. A tale
proposito citer un aneddoto che ci hanno raccontato a proposito della
registrazione del famoso standard They cant take away from me (di George
Gershwin): dunque, dopo averla suonata per anni con il tempo medium-swing hanno
deciso mentre erano in studio e pochi attimi prima di iniziare a registrare di
cambiare tempo, tonalit e, di conseguenza, tipo di arrangiamento. Il risultato
la stupenda versione che incisa sul disco Love Warriors, esempio
azzeccato di sperimentazione ed intuizione.
In
sostanza, il grande insegnamento che si pu trarre da tutto ci, e che vale
nella musica come in tutti i campi della vita questo: mantenere sempre
equilibrata lenergia di un soggetto con quella di un altro; sapere quando
muoversi, quando fermarsi e quando fondersi con tutto il resto. Muoversi troppo
presto improduttivo, come lo aspettare troppo a lungo. Bisogna mantenere
lequilibrio, il ritmo dei contrasti, procedere al ritmo giusto e avere spazio
per crescere senza essere impulsivi. Limpulsivit sintomo di impazienza e si
rischia di compromettere la performance e di cadere in uno stato di
disequilibrio. Ripeto: bisogna sforzarsi di mantenere sempre lequilibrio: se siamo
fisicamente ed emozionalmente
squilibrati, con facilit cadiamo in preda degli eventi. Il nostro
compito , allora, quello di recuperare lequilibrio, bilanciare mente e corpo:
in questo modo svilupperemo le nostre facolt percettive e troveremo nuove
soluzioni.
Giunti
a questo punto del workshop T&P hanno eseguito una serie di brani
esemplificativi delle argomentazioni trattate. Vi prego di credermi, sentire le
loro canzoni eseguite in modo cos estemporaneo in una stanza di un antico
palazzo del centro storico, un ampli, una chitarra ed una voce (senza
microfono) ha dato la misura della loro immensa grandezza.
In
un ambiente cos intimo la musica perfetta e lascoltatore rapito si sono fusi
in ununica cosa.
Abbiamo
chiuso gli occhi e ci siamo fatti cullare dalla musica che ha risvegliato in
noi gli aspetti pi profondi del
nostro essere, quelli pi spontanei e vitaliabbiamo assistito ad un evento
ancora pi emozionante, se possibile, del concerto della sera precedente.
Durante
questa fase essi hanno dato dimostrazione di come, suonando in duo, pi
facile spaziare tra i vari generi musicali rispetto a suonare con una band.
Abbiamo ascoltato swing, blues, funky, afro, 3/4, ballad, bossa nova etc.
sempre godibili e freschi e mai monotoni.
Nel
pomeriggio, dopo esserci concessi una pausa per il pranzo, si sono create due
classi: i chitarristi con Tuck e le cantanti con Patti.
Tuck
inizia spiegando le tecniche di esecuzione degli armonici artificiali,
inizialmente mutuate da quelle del compianto Lenny Breau e successivamente
sviluppate da Tuck.
Paolo Lo Re 2002
- www.paololore.com
Per
questa tecnica egli usa indice, pollice e mignolo. Questultimo dito rispetto
alluso pi tradizionale dellanulare, permette di ottenere un suono pi
brillante, potente e chiaro. Come esempio Tuck ci suona una parte di Early
morning music box (nata da unidea di Patti) eseguendo gli armonici sulle corde
basse e la melodia sulle altre corde. Questa tecnica
esecutiva si pu ascoltare anche ascoltando la versione di Over the raimbow
contenuta nellalbum Reckless precision.
Vengono
poi illustrate le open voicings o accordi non convezionali : sono rivolti
eseguiti mediante stretching mostruosi della mano sinistra che richiedono ore,
giorni, forse anni di allenamento
(Tuck mi ha detto che negli anni 70 studiava anche 12 ore al giorno.).
Comunque non bisogna demordere, dobbiamo perseverare e, come dice Tuck, i
risultati arriveranno).
Ed
ecco una sintesi di alcuni suggerimenti utili per avvicinarsi allo stile di
Tuck: (molti dei punti sottoindicati sono stati sviscerati durante lo
svolgimento del seminario tenuto da Tuck per una intera settimana lo scorso
anno in California in occasione del Jazz Camp West ed a cui ho avuto
lopportunit di partecipare):
-iniziare col suonare cose semplici in modo da
riuscire a suonarle.
-per
provare a suonare due cose contemporaneamente iniziare con due cose semplici:
linea di basso e qualche accordo oppure linea di basso e melodia ad esempio. La
cosa pi importante quella di cercare di avere sempre il groove e di mantenerlo per suonare questo
stile.
-la
linea di basso deve suonare come una linea di basso, laccompagnamento deve
suonare come un accompagnamento, la melodia deve suonare come una melodia:
questo metodo si chiama indipendenza di sensazione e consiste nel
creare tre tipi di indipendenza sonora diversi dividendo a livello di
sensazione le tre cose. Lascoltatore deve avere limpressione di ascoltare tre
strumenti diversi ed ognuno con la propria caratteristica timbrica.
-provare
a suonare in modo staccato
ed in modo legato e
percepire le differenze esecutive e sonore tra i due metodi.
-provare
a praticare lo staccato
sia suonando la linea di basso, sia nellaccompagnamento, sia nella melodia.
Tuck usa questa tecnica per allenarsi.
-se
si riesce a suonare una frase in
modo staccato quando
poi si eseguir in maniera classica,
lesecuzione ne trarr giovamento esprimendo un suono pi preciso,
potente e chiaro anche ad alte velocit. Quindi il segreto per suonare bene il legato quello di praticare con lo staccato.
-sperimentare il groove suonando con un
semplice metronomo o con un disco.
-quando
si studia, non ripetere mille volte la stessa cosa, rischiando di cadere in uno
stato di disequilibrio; cercare di variare spesso quello che si fa in modo da
mantenere sempre alto il livello di consapevolezza, la freschezza e la voglia
di fare buona musica.
-mantenere
la linea di basso sulle prime due corde e cercare di suonarla come un bassista.
Regole
per suonare una linea di basso workhorse (cavallo da tiro-cos viene definita da Tuck!)
Paolo Lo Re 2002
- www.paololore.com
a)
4 beats
(quarti) per accordo (un accordo per misura);
b)
Il primo beat
la tonica (per essere fancy
prova la quinta o la terza).
c)
I salti
(skips) devono essere dal grado di un accordo ad un altro. Ricordiamo che i
gradi di un accordo sono 1 3 5 (M7) o 1 3 5 7 (dominante o minore). Sei tu a decidere quando includere la
6 o la 9.
d)
Il quarto beat
della misura dovrebbe essere di solito un tono (scala a toni o semitoni) sopra
la prima nota della misura successiva. Questo rende connessa e fluida la tua
linea di suono.
e)
Puoi ripetere
le note, ma la quarta nota di una
misura non deve essere mai la stessa della prima nota della misura successiva.
f)
I passaggi di
ottava vanno bene, non sono considerati skips.
g)
Usare le note
non diatoniche (che non fanno parte della scala) come note di passaggio
cromatico.
h)
8 beats per
accordo (un accordo ogni due battute: la stessa cosa vista prima tranne cercare
di suonare il quinto grado dellaccordo sul quinto beat piuttosto che la tonica).
i)
2 beats per
accordo (due accordi per misura): la seconda nota dovrebbe essere:
-la ripetizione della prima nota;
-un tono (nota diatonica) sotto la tonica
dellaccordo successivo oppure mezzo tono (nota diatonica) sotto la tonica
dellaccordo successivo.
Consigli
sullaccompagnamento:
-per
accompagnare Tuck utilizza di base voicings a tre note sulla quarta, terza, e
seconda, occasionalmente sulla prima corda.
-varia
in maniera cosciente dallo staccato al legato,
-usa
le mappe degli accordi di varie famiglie.
-lavora
indipendentemente sulla linea di basso e sullaccompagnamento e poi combinali.
-cerca
di utilizzare diteggiature non ortodosse per cercare di ottenere leffetto
che desideri.
-non
visualizzare gli accordi a 4 note: visualizza il basso e laccompagnamento
in modo distinto.
-non
cercare di mantenere le tue dita su un accordo che non sta suonando mentre ti
allunghi per raggiungere una nota bassa.
-evita
i barr; lindipendenza del feel molto difficile se li utilizzi.
Backbeat:
laccento sul secondo e quarto tempo (beat) che simula il colpo di rullante in
levare in un tempo di 4/4 ).
Esso
pu essere eseguito percuotendo le corde con un veloce movimento (up o down) delle
punta delle dita della mano destra oppure, eseguendo un accordo, anzich
pizzicarlo, suonarlo con una botta della mano destra in modo da creare un accento.
Il
backbeat un elemento molto importante se si vuole suonare con lo stile di
Tuck.
Impara
a suonare tre parti contemporaneamente (basso/accompagnamento/backbeat) facendo
pratica sulle coppie:
Paolo Lo Re 2002
- www.paololore.com
a)
basso/accompagnamento
b)
accompagnamento/backbeat
c)
accompagnamento/backbeat
alternato
d)
accompagnamento/backbeat
simultaneo
e)
basso/backbeat
suonato sui tempi 1 e 3 – 2 e 4 .
Per
i tempi molto veloci dimentica il backbeat, accompagna sui beats (e dimentica
gli off-beats).
BUONA
FORTUNA!
Ci
disponiamo seduti in cerchio, dopo una breve presentazione iniziamo quasi
subito a cantare in coro. Patti ci divide in piccoli gruppi di due- tre persone
e inizia a suggerire a ciascun gruppetto un breve refrain da ripetere
ritmicamente. Ne viene fuori un intreccio di voci che ricorda un coro gospel e
in un batter docchio anche i pi timidi e inibiti iniziano a cantare
liberamente in compagnia. Il gioco prosegue con Patti al centro del cerchio che
suggerisce nuovi refrain ai gruppetti e corregge chi prende la tangente e che
ci guida volteggiando come un direttore dorchestra. Un esercizio molto
semplice ma di grande utilit per scaldare le voci stanche per la levataccia
dopo la nottata passata quasi in bianco dopo il memorabile concerto della sera
precedente e di grande efficacia per unire le persone. Alzandoci a turno e
portandoci al centro del cerchio, il pi sicuro allinterno del quale vi sia
mai capitato di cantare dice Patti, abbiamo avuto tutti lopportunit di
cantare la nostra canzone, fosse in italiano o in inglese o in spagnolo,
damore, allegra o triste. Ed cos ascoltiamo le cose pi curiose, in chiave
jazz o lirica, con voce baritonale o da soprano, spunti interessanti per capire
come cercare di migliorarsi o per vedersi allo specchio, con le proprie
insicurezze e i propri errori. Il modo pi semplice e diretto per far emergere
punti comuni o peculiari di qualche allievo, si parla di tecnica, di
business-in-music e tanto, tanto di cuore, della passione comune di cantare e
suonare. Quali sono i punti che ne sono emersi? E difficile schematizzare,
fissare su un foglio la marea di sensazioni che t inondano in questi momenti e
che lentamente, senza che tu lo possa realizzare, iniziano a far parte di te,
del tuo modo di essere, di cantare e di rapportarti con la tua musica.
La
tecnica vocale? Dopo aver appreso la tecnica vocale di base non bisogna
pensarci pi ma concentrarsi solo sul cuore.
Il
pubblico?La prima preoccupazione deve essere quella di stabilire sempre un
contatto visivo con il pubblico, anche se il palco lontano dalla platea. Con
il pubblico bisogna condividere. To share infatti uno dei verbi pi
utilizzati da Patti durante il seminario. Non bisogna aver paura di guardare il
pubblico, di affrontarlo e di condividere ma bens pensare che il pubblico
venuto l per te, non per criticarti ma per ricevere da te. Quindi non devi mai
dimenticare che tu devi dargli, dargli molto, senza risparmiarti.
Paolo Lo Re 2002
- www.paololore.com
Il
microfono? Patti usa un microfono molto sensibile marca B&K senza
compressione, solo il riverbero. A seconda dei casi necessario far sentire o
meno il respiro allinterno del microfono. Se si avvicina il microfono alla
bocca consentendo di amplificare il respiro si ottiene anche un effetto
percussivo indispensabile in alcuni brani. In altre situazioni dove
preferibile non farlo sentire, come nei finali delle ballads, sar sufficiente
allontanarlo
Tonalit?
Val la pena sperimentare cambiamenti di tonalit e tempo delle canzoni che si
cantano, anche se siamo abituati a sentirli e ad eseguirli da anni in un certo
modo. A volte cambiando la
tonalit di una canzone possiamo cambiarne anche completamente il mood.
Il
testo delle canzoni? Una delle
cose fondamentali cercare di capire molto bene il significato delle parole
della canzone, eventualmente tradurla nella propria lingua. E se si
dimenticano? Che importanza ha, possiamo cambiarle secondo lispirazione del
momento, fraseggiare, fare scat
Limprovvisazione?
Aprire il cuore e aguzzare le orecchie, ascoltare, ascoltare, ascoltare
I GIORNI SUCCESSIVI
Terminate
le incombenze musicali abbiamo avuto il piacere di trascorrere due giorni in
pieno relax insieme a Tuck & Patti. Abbiamo mostrato loro le bellezze della
nostra citt e della riviera, gli abbiamo fatto assaggiare i piatti tipici
della nostra cucina (il pesto, quello vero fatto con pinoli e non con gli anacardi, stato molto apprezzato),
abbiamo fatto un po di shopping nel centro. Nel tempo trascorso insieme essi
si sono messi amorevolmente a nostra disposizione, sono stati prodighi di
consigli e di preziosissimi suggerimenti. Abbiamo passato un intero pomeriggio,
ospitati gentilmente da Carlo Pierini, nel suo auditorium di Guitarland, a
suonare, a testare e regolare il nostro impianto P.A. (loro sono maestri anche
in questo) e Tuck ha avuto modo di
provare le mie chitarre. Abbiamo ricevuto da loro un forte
incoraggiamento ad andare avanti nel percorso musicale da noi intrapreso ma
soprattutto abbiamo appreso da loro un grande insegnamento: nella vita, anche
nei momenti pi bui, si pu scegliere di essere felici. Grazie Tuck, grazie Patti per quello
che avete fatto per noi e per lenergia positiva che ci avete trasmesso. La
bont penetra nel profondo del cuore.
Love,
Paolo Lo Re
Paolo Lo Re 2002
- www.paololore.com